I Bottini di Siena sono un sistema idraulico unico al mondo, costruito tra il XIII e XV secolo per l’approvvigionamento idrico della città. Queste gallerie sotterranee, che si estendono per circa 25 km, sono per la maggior parte scavate nella roccia e le pareti sono coperte da incrostazioni di calcio, stalattiti e stalagmiti1. Siena, situata in collina e lontana dai fiumi, ha dovuto ricorrere a questa soluzione ingegnosa per garantire l’approvvigionamento idrico.

Le prime opere di scavo risalgono al 394, ma l’estensione attuale della rete sotterranea risale al 14661. Queste gallerie, chiamate “bottini” per la loro forma a botte, raccolgono le infiltrazioni delle acque piovane cadute nelle colline circostanti e le portano alle fonti presenti in città. I bottini sono ancora in funzione e alimentano le fontane, mentre per gli edifici l’acqua viene portata da un acquedotto moderno.

All’interno dei bottini si possono trovare delle statuette in terracotta della Madonna murate nelle pareti e numerose croci incise, a protezione dai pericoli dell’oscurità. Inoltre, sono legati a diverse leggende, come quella del fiume sotterraneo Diana e le apparizioni di creature sotterranee chiamate omiccioli e fuggisoli. Oggi, alcuni tratti di questo straordinario mondo sotterraneo sono visitabili, offrendo un’esperienza unica che fa tornare indietro nella storia e permette di capire molto della città.
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Il Campo, 1, Siena